“Today was a good day, shit!” Sì, il titolo della canzone è leggermente diverso ma non cambia però il senso e, anzi, l’avverbio di tempo ne aumenta quella calma quasi surreale. L’esclamazione finale rende perfettamente l’idea di quanto una frase del genere possa essere così potente tanto da doverla stringere forte, perché oggi è stata una bella giornata e di domani sappiamo ben poco.

Ice Cube scrive It was a good day per l’album The Predator uscito nel 1993, diventato poi uno dei singoli più conosciuti dell’ex N.W.A., costruito su due sample: Footsteps degli Isley Brothers e Sexy Mama dei The Moments, anche se la trama principale è affidata al primo brano con quel giro malinconico in minore a dare il sapore agrodolce al rap di Ice Cube.

Nigga With Different Attitude on a Good Day

Dalla crew Rap insieme a Dr. Dre, Eazy-E, Mc Red e Dj Yella originaria di Compton – Straight Outta Compton è una pietra miliare del genere – si svilupperanno le carriere soliste di tutti loro, con fortune decisamente diverse, e lo stesso Ice Cube manterrà nei suoi primi dischi in solo quell’attitudine aggressiva che ha contraddistinto lo stile Gangsta Rap del gruppo, anche se con una misura leggermente diversa, con una rabbia leggermente diversa.

È con Predator, poi, che Cube cambia alcune carte in tavola e It Was Good Day risuona ancora più forte vista la scelta di dipingere una giornata diversa lontana, quasi, dai tratti grossi e pesanti nello stile a carboncino del machismo gangsta e più simile ad un ritratto di famiglia ad acquerello.

“Today was a good day, shit!”

Ma è quella frase già riportata sopra che aiuta a mantenere alta la tensione del brano, cronistoria di una giornata tranquilla, quasi pacifica, vissuta comunque con un retrogusto amarognolo in bocca (e qui il sample dona ancora più significato alle liriche) e quel senso di “ansia violenta” di cui hanno scritto molti giornali all’epoca dell’uscita. Ice Cube rimane comunque Ice Cube, quello di Fuck Tha Police con gli N.W.A. che racconta senza peli sulla lingua le angherie subite in quanto neri, ed è lo stesso di Wicked, When Will They Shoot?, contenuti sempre in The Predator.

Una canzone dagli echi leopardiani da sabato del villaggio ma con una lezione diversa, però, nel focalizzare il presente ripercorrendo momenti di sospesa tranquillità in attesa dell’ennesimo schianto, che non vi dico se sarà raccontato nella canzone o meno, lasciando a voi la scoperta (se non conoscete la storia della canzone o non l’avete mai sentita).

È successo di essermi svegliato con questa canzone in testa stamattina, pensando alla giornata di ieri, e volevo condividere con voi quello che spesso mi capita con la musica: decide lei quale sarà la colonna sonora delle mie giornate.

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