La vita si fa beffa di noi: Rest in Power Trugoy The Dove

La vita è spesso strana, indecifrabile rispetto a molte cose che accadono e in quanto esseri finiti siamo alla costante ricerca di una spiegazione per ogni cosa, anche se magari un motivo non c’è. Ma quella sorta di rassegnazione mista ad accettazione cinica non ci va giù ed è per quello che rimaniamo sempre attoniti aspettando una risposta, la stessa che vorremmo arrivasse a seguito dell’ennesimo lutto nel mondo della musica.

Three is a magic number

David Jolicoeur, Trugoy the Dove o anche Plug 2, e 1/3 dei De La Soul lascia questa terra alla tenera età di 54 anni, gli ultimi dei quali passati a tenere a bada un cuore imbizzarrito.

La tristezza di questa perdita non è soltanto legata alla persona e alla storia che ha rappresentato Trugoy The Dove in quanto membro di un trio fondamentale per lo sviluppo del genere, e neanche al fatto che avvenga durante l’anno di celebrazione per i cinquant’anni dell’Hip Hop. Ciò che sciocca maggiormente è il tempismo di un avvenimento di per sé naturale, certo, ma in grado spesso di accadere in situazioni ben precise, alimentando quelle domande sulla caducità della vita e via dicendo. In queste settimane, infatti, stavamo raccontando il percorso di riscoperta dei De La Soul attraverso la pubblicazione, ormai imminente, sulle piattaforme streaming di tutto il loro catalogo, con tutto il carico di promozione che questo stava comportando: una sorta di nuova uscita discografica senza esserlo veramente ma portata avanti con quell’entusiasmo e quella energia della prima volta.

Ecco, di fronte ad avvenimenti del genere è inevitabile chiedersi se ci sia una disegno divino dietro o se, semplicemente, la vita è ciò che accade e tocca solo fare spallucce andando avanti nel ricordo di chi ci ha lasciato e di cosa ha lasciato. E David Jolicoeur ha lasciato tanto, innanzitutto la sua musica, che per fortuna sopravvive a tutto.