Mercury Rev – Bobby Gentrie’s the Delta Sweete revisited

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Come molti di voi sapranno, la prima mezz’ora di ogni puntata è dedicata alle uscite discografiche, per lo più straniere. Spesso non si ha la possibilità di approfondire – quando è il caso -, per cui i miei sono per lo più spunti, input che do nella speranza di una ricerca maggiore da parte di chi ascolta.
Ci sono, però, delle occasioni in cui non mi sento di lasciare le cose sospese; io per primo devo approfondire per trasmetterlo a voi, da buon amico che compone la cassettina con la compilation da farvi ascoltare.
Per questo motivo nasce il blog di To Tape, per dare più respiro al programma durante la settimana, come dico sempre.
Tra le uscite della puntata di ieri ho inserito l’ultimo disco dei Mercury Rev – non un disco di brani originali ma un omaggio a Bobby Gentrie – che ho liquidato un po’ superficialmente per il poco tempo a disposizione.
Tornato a casa ho poi fatto un po’ di ricerche in più, soprattutto perché mi aveva incuriosito la sua partecipazione a Sanremo di cui ho fatto cenno, scoprendo una storia romantica e triste di questa donna che nel 1967 scalzò al primo posto “All you need is love” dei Beatles per restarci due settimane e vincere un disco d’oro.

Ode to Billie Joe fu il 33 giri pubblicato in quell’anno e raccontava una storia d’amore tra due adolescenti, del Tallahatchie Bridge, di un segreto talmente grande che probabilmente portò al suicidio del ragazzo.
Una storia sicuramente molto forte, fatta di amore e morte, così tanto da riuscire a creare il mito; un mito accresciuto quando, improvvisamente, Bobbie Gentry decise di dire basta alla musica e a tutto il resto, lasciando tutti con quel sapore di amaro in bocca come la storia da lei raccontata.

L’operazione dei Mercury Rev, quindi, è stata sicuramente azzardata, coraggiosa e difficile ma ottimamente riuscita. Il disco è una rivisitazione del secondo album di Bobbie Gentry ed ogni canzone è affidata ad una donna diversa, all’interno di una squadra composta da cantanti eclettiche e di altissimo livello (Norah Jones, Hope Sandoval, Letitia Sadier, Rachel Goswell, per citarne alcune).
Niente di scontato per questa nuova produzione dei Mercury Rev, dalla scelta del disco agli arrangiamenti che hanno saputo restituire le atmosfere della cantante folk del Mississippi, fino ad arrivare, appunto, alla selezione delle interpreti.

Una storia appassionata e appassionante, quella di Bobbie, di Billie Joe e dei Mercury Rev. Un disco che ieri sera non avrei dovuto licenziare in quel modo, ma il tempo è tiranno quando To Tape è in onda, e questo blog è il nostro salvagente nel mare magnum di una infinita libreria piena di dischi.

Buon ascolto

spotify:album:2osVzFHuUGOgTv6lXhwPSJ

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