Le strade di Leeds e i suoi battiti musicali

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La città di Leeds è sempre stata uno dei centri culturali più importanti del Regno Unito, merito di un fermento costante dato da tutta una serie di fattori, a partire dall’essere una zona di transito commerciale. E dove c’è transito commerciale ci sono persone, e dove ci sono persone c’è sempre un potenziale di sviluppo enorme.

Uno dei punti nevralgici sulla mappa culturale della Gran Bretagna, fondamentale per la crescita e l’evoluzione delle sottoculture musicali partendo dai live club, veri e propri laboratori aperti al pubblico in cui la musica può trovare il suo punto di massima esposizione e sperimentazione, innescando poi quei meccanismi che portano alla nascita dei “generi musicali” e delle band che hanno segnato la storia. Dai più imponenti adatti ad ospitare grandi eventi (come il Warehouse), ai più piccoli che hanno visto avvicendarsi tanti diventati poi i “grandi della musica”, come i Nirvana che suonarono al Duchess of York poco prima della pubblicazione del loro disco d’esordio, Bleach. Mentre oggi, tra i più importanti c’è l’Hifi Club.

Le band di Leeds da ieri ad oggi

Leeds ha sempre avuto e ha ancora voce in capitolo tra quel gruppo di città storicamente protagoniste nella storia della musica come centri a cui guardare. Tanti della scena musicale internazionale che a quei territori devono i natali: Gang Of Four, Sister of Mercy, Soft Cell, o i più attuali Kaiser Chiefs, Alt-J, Yard Act, Mel B (per gli amanti del Pop e delle Spice Girls) ma anche Nightmares on Wax, tra gli artisti di riferimento di questo programma, e di un certo approccio al Jazz, negli ultimi anni.

Ecco perché questo viaggio sonoro a Leeds

Ripreso il filo del discorso con quella puntata di qualche anno fa in cui abbiamo conosciuto e ci siamo innamorati dei Gotts Street Park, nuove realtà si sono affacciate tra quelle strade. C’è l’artista giamaicana Nia Archives, sperimenta la Jungle ma con suoni meno aggressivi, ha un approccio più R&B a cui aggiunge anche un sapore reggae. Il collettivo afro-jazz Nubiyan Twist proveniente dalla scena del Nu Jazz tutto britannico – hanno partecipato anche al disco Blue Note Re:Imagined II già incontrato su queste frequenze -; gli Awen Ensemble il cui Jazz è contaminato dal Folk, prende ispirazione dalle tradizioni gallesi e dallo spiritual jazz, mentre la giovanissima Phenicia cresce in mezzo al Gospel.

Come sono cambiati gli artisti che seguiamo da un po’

Cambiamo, evolviamo e in alcuni casi regrediamo anche, come può succedere agli artisti che amiamo e seguiamo da sempre: quante volte ci è capitato di essere delusi da un disco di quella band grazie alla quale abbiamo magari formato parte della nostra vita o che ha segnato alcuni nostri percorsi? “Come cambiano gli artisti” è uno degli argomenti con cui poter tenere banco una serata intera davanti ad un tavolo, magari tra un sorso di birra e un boccone. In questo caso lo abbiamo fatto davanti ad un microfono e analizzando il percorso di Arlo Parks, Little Simz e Sleaford Mods, sui quali abbiamo puntato sin dall’inizio.

Buon ascolto.

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