Del ritardo nel pubblicare e dei riassunti

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Proprio stamattina ho ascoltato una delle puntate di Tienimi Bordone finita nella sezione “recupero appena possibile” il cui tema centrale riguardava la titolazione non proprio chiara delle puntate del podcast, del perché e per come della scelta di dare titoli non sempre chiari. Mi sono sentito chiamato in causa perché anche per i titoli degli articoli di questo sito non va diversamente ma, come diceva lo stesso Bordone, grazie alla funzione di ricerca del sito potrete tranquillamente recuperare quella che vi interessa scrivendo la parola di vostro interesse, grazie all’enorme capacità dell’intelligenza artificiale (anche questa è una citazione di quella puntata di TB).

Ci sono tre puntate da recuperare, quindi partiamo!

6×35

Una puntata sul ritmo (quando mai), sulla semplicità di quell’andamento costante e ipnotico. Bastano poche cose messe al punto giusto e si rimane incantati e immersi in una bolla. Grazie al nuovo disco degli African Head Charge abbiamo fatto un salto fino al 1981 per parlare della storica etichetta On U Sound, del suo fondatore Adrian Sherwood, e dell’importanza che questa realtà musicale ha avuto nel rendere la musica giamaicana centrale in Gran Bretagna tanto da permeare diversi realtà e generi musicali, dal Punk (vedi The Clash) al Bristol Sound dei Massive Attack e sodali. Da un personaggio decisivo per l’evoluzione della musica del 900 ad un altro, Badawi, il cui ultimo album The Book of Jin uscito per la romana Penny Records ne conferma la grande qualità. Ancora storia musicale, rivoluzioni culturali e sociali con Beverly Glenn-Copeland e il nuovo singolo Africa Calling. Uomo transgender nato a Detroit nel 1944, primo studente nero all’università di Montreal nel 1961, autore del celebre programma televisivo Sesame Street e compositore di musica elettronica di grande prestigio. E poi Brasile con il nuovo brano di Nicola Conte, Bebel Gilberto (figlia di Joao) e Rogȇ.

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Collegandoci alla settimana precedente siamo partiti con un po’ di Dub con il disco degli Almamegretta dello scorso anno, i Tensor dalla Romagna per poi suonare un po’ Soul, quasi da crooner, di Venerus e di King Krule, entrambi freschi di pubblicazione. Ancora Italia, esordi e Folk con A Red Idea, Industrial con Danjlo e il nuovo album di Iosonouncane e Paolo Angeli, Jalitah, registrato dal vivo durante il loro tour del 2018 con il quale portarono brani dai rispettivi ultimi album, IRA e RADE. C’è poi il ritorno degli Starship 9 che pubblicano Hot Music II, sempre per la Cinevox Records, etichetta italiana casa dei grandi maestri della musica – Ennio Morricone, Nicola Piovani, Stelvio Cipriani, Goblin etc. Si parla quindi di Italian Touch con gli Starship 9, un marchio di fabbrica che appartiene anche alla Four Flies Records alla continua ricerca di dischi patrimonio culturale e musicale italiano. In mezzo una parte dedicata ai primi cinquant’anni dell’Hip Hop con trenta brani mixati in trenta minuti: è stato un esperimento, spero vi sia piaciuto.

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La penultima della sesta stagione e incentrata sulla musica da ballo (così il titolo della puntata). Una piccola ricognizione tra i protagonisti della musica elettronica di questi ultimi anni, con ascolti di nuove uscite e dischi centrali per la sua evoluzione. Il nuovo singolo di Four Tet dopo l’esperienza al Coachella con Skrillex e Fred Again e il suo remix di un brano contenuto nel disco che segna il ritorno degli Everything Bud The Girl dopo 24 anni. Un po’ di French Touch da Alan Braxe, proprietario della Vulture Music, il progetto Together e i Daft Punk. Alcune delle ultime uscite Ninja Tune, appunti dall’Italia, tutto su Bpm sostenuti ma con atmosfere differenti.

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