Podcast 5×19: il 1997, Baduizm e la musica di oggi

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Quando parliamo degli anni 90 e di grandi uscite discografiche prendiamo spesso ad esempio il 1991 e il 1994, due anni che per vari motivi, e anche un po’ per casualità, hanno avuto un impatto importante sotto diversi punti di vista, e quindi anche quello musicale.

Se ci pensiamo bene, però, c’è stato un altro anno fondamentale per quella decade e per la musica a venire, il 1997. Siamo alle soglie del nuovo millennio e si respira sempre di più aria di futuro, di tecnologia, di globalizzazione e confini ancora più labili, di capitalismo mascherato da socialismo, di innovazione e prosperità (o presunta tale). Tutto ciò viene raccontato inevitabilmente nella musica: così, certo Rock fatto con le chitarre distorte – e ciò che i Rage Against The Machine avevano iniziato a fare nel 1992 – raggiunge il suo apice massimo con l’esplosione vera e propria del Crossover, in cui gli elementi principali del Metal e del Rap convivono tra di loro in un risultato dai contorni molto spesso Shelleyniani. Non solo, l’elettronica invade con più prepotenza i confini del genere che per oltre vent’anni aveva dominato permettendo la pubblicazione di uno dei dischi che più ha cambiato il corso di certa storia musicale, Ok Computer dei Radiohead; e al contrario il Rock invade i confini dell’elettronica con i dischi di Daft Punk, The Prodigy e Chemical Brothers.

In tutto questo scambio continuo di influenze e stili, il collettivo Soulquarians dà inizio ad una invasione massiva dell’Hip Hop nel mercato discografico dei grandi numeri. Da quella fucina di veri talenti verranno fuori dischi che diventeranno pietre miliari del genere e della musica in generale, come Baduizm, l’esordio della texana Erica Abi Wright, conosciuta poi come Erykah Badu, che rappresenterà il momento di trasformazione del Soul in ciò che oggi chiamiamo Neo Soul contribuendo al cambiamento di buona fetta della Black Music.

A 25 anni di distanza da questo fondamentale esordio, nella puntata diciannove di questa quinta stagione abbiamo ricordato una delle voci e delle artiste più importanti che il mondo ci abbia regalato. Grazie al ricordo di Baduizm abbiamo parlato poi di musica del futuro e in questo caso nelle persone di Joey Valence e del suo compagno Brae, due ventenni della Pennsylvania che ravvivando l’immaginario e lo stile dei Beastie Boys hanno costruito un linguaggio nuovo ma con quell’attitudine tipica dell’iconico trio di New York. Sempre a caccia di nuovi talenti, ne abbiamo scovato uno tutto italiano, ricordato la regina del Funk Betty Davis, parlato dei Calibro 35, di succose ristampe e molto altro.

Insomma, come sempre, come ogni settimana i battiti della nuova musica passano per To Tape.

Buon ascolto.

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