Puntata #25 di To Tape con un 33% di fisica

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Avete presente la proposta di legge per una maggiore diffusione della musica italiana nei palinsesti radiofonici? Mi interrogavo sui termini riguardanti questa proposta: si intende musica prodotta da artisti italiani e quindi cantata in qualsiasi lingua oppure musica cantata esclusivamente in italiano?
Nell’Art. 2 della proposta si legge di «produzione musicale italiana, opera di autori e artisti italiani» senza fare alcuna menzione alla lingua che debba essere utilizzata (e ci mancherebbe altro!). In più, nell’articolo successivo, si parla di una quota del 10% da riservare alle produzioni degli artisti emergenti.

Se fosse così – ma non sarà così e quando gli sveglioni si accorgeranno della sottigliezza, vedrete che uscirà fuori il putiferio – potrebbe anche non essere una cattiva idea ma nella misura in cui si creasse una forte spinta nei confronti degli artisti emergenti e, di conseguenza, delle piccole etichette discografiche, e non quel 10% del 33% al loro riservato (praticamente una cosa inutile). Al solito, sarà l’ennesimo polverone alzato sulla scia di questa politica fatta ormai di proclami, a chi la spara più grossa per attirare l’attenzione, creare confusione, distoglierla dai problemi reali, aumentare l’impressione che il nemico sia fuori dai nostri confini.

Tutto questo preambolo per dire che da sempre, sia con To Tape che con i vecchi programmi radiofonici, sostengo le produzioni nostrane, le piccole etichette discografiche e il prodotto italiano che, si badi bene, spesso ha un suono esterofilo ma che ha qualità tanto e quanto quello che ascoltiamo provenire fuori dai nostri confini. È qui la sottigliezza che gli sveglioni lì non riuscirebbero mai a cogliere, tant’è che la proposta arriva dal Presidente della Commissione Trasporti: come se domani mi alzassi e decidessi di fare una proposta di legge su un argomento riguardante la fisica.

Stasera nella puntata #25 di To Tape parleremo di questo, riascolteremo qualcosa dal disco degli I Hate My Village, che ho visto ieri sera dal vivo, vi farò conoscere meglio uno dei dischi della cassetta di febbraio di To Tape su Casa Suonatori Indipendente e tante altre chicche discografiche italiane e straniere provenienti dal quel sottobosco musicale che muove sempre migliaia di persone, ascolti, acquisti di dischi e quant’altro, e che anche se non arriva alla grandi radio italiane come dovrebbe, vi assicuro che ha una quantità importante di pubblico.

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